AnnaGiùDalTram

mercoledì 14 ottobre 2015

Il dono dell’obliquità. (lo so, è sbagliato. E’ licenza)

Il 70% della mia vita lo trascorro in posti in cui non vorrei essere e con persone che non mi interessa frequentare. Non in senso lato ma circoscritto al momento. Del tipo: siamo in 10 in birreria? Io vorrei essere in una mansarda, divano&coperta a sfondarmi di cipster guardando, che ne so, Andata+Ritorno per la settordicesima volta. E viceversa. Bramo solitudine in mezzo alla folla; ho manie da Village People il mercoledì alle 20.30 appena finito il tiggì. E comunque non è facile non essere –quasi- mai nel posto giusto al momento giusto. Però le rare volte che succede è davvero appagante. Poi non so come mai mi vengono in mente Kurt Cobain, Jimi Hendrix o Janis Joplin che poveracci, sta cosa di non sentirsi mai adeguati al luogo e alle persone, forse l’hanno patita troppo e ci son rimasti sotto. In effetti potrebbero venirmi in mente moltissime altre persone e moltissime altre situazioni. In effetti.