AnnaGiùDalTram

martedì 28 gennaio 2014

Boh, blog.

"Giù dal tram" è nato nello stesso momento in cui con gli occhi sbarrati ho visto che il primo passaggio da fare nella creazione di un blog, era quello di battezzarlo. Cribbio. Io mica lo volevo fare. Poi però vado ad una conferenza di Massimo Gramellini, organizzata da #unidialogo al Sermig e rimango folgorata. Il mio personalissimo guru giornalistico a un certo punto dice -ma mica a tutti, sta parlando a me, che tra l'altro lo stavo ascoltandovedendo dal maxischermo di un altro megasalone adiacente perchè quello in cui parlava era strabordante di persone- comunque, mi guarda dritto negli occhi e mi dice: "Chi ama scrivere, oggi, non può più aspettare di salire sul tram, perchè ormai è stipato. Il tram, deve costruirselo". Sento lo sferragliare del 13 con cui andavo (andavo...se passava andavo, se no arrivavo a piedi un'ora dopo) all'Università e mi rendo conto che, forse, non è stato tutto tempo perso. Così decido di chiamarlo "Giù dal tram", perchè, di fatto, posto per me, non ce n'è più manco sulla predellina. Un pò perchè non conosco il conducente, un pò perchè, è buona norma, -no?-, lasciare spazio a sedere agli anziani, un pò perchè sono già troppi quelli che ci sono saliti e il rischio è pure che prima o poi, sto tram, deragli. E dunque, ora che sono rimasta giù, c'è solo una cosa da fare: osservare il mondo che passa e raccontarlo. Con i miei occhi che perdono diotrie col passare del tempo (e quindi non è detto che vedano sempre bene come stanno le cose) ma che hanno avuto, negli anni, uno sguardo ironico e scanzonato. Al grido di "chi sa ridere di se stesso non smetterà mai di divertirsi", e "se c'è una cosa che è immorale è la banalità", comincio. Non so dove andrò a finire. Intanto me lo godo come nuovo spazio personale. Si sta in piedi ma comodi, qui, giù dal tram. 






3 commenti:

  1. Ho talmente tanta esperienza di viaggi - o, meglio, trasferte - strabordanti di materiale umano stipato alla rinfusa che mi calza a pennello il godermi un po' d'aria pura "giù dal tram" (o dal treno, o dalla metro, o da qualsiasi altro mezzo di trasporto massificato)...

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  2. ...allora è forse arrivato il momento di condividere questi viaggi...magari con un blog?! Io sono partita sull'onda dell'entusiasmo con un'idea vaga. Sono poi le idee e il tempo a venirti in soccorso per suggerirti cosa scrivere!

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    1. Ti ringrazio del tuo invito, Anna, che come ben sai non fa altro che rendere ancora più saltellante quella pulce nel mio orecchio... Mah, non ho mai avuto la stoffa del gran "condivisore"... Bisogna che ci pensi davvero un po' su. Nel frattempo vengo volentieri a lezione dal tuo blog. Mi piace il "cosa", ma ancor più del "cosa" mi piace un sacco il "come". Sei forte!!! Au revoir :-)

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