Come in molti paesi della zona anche ad Almese ci si sta
preparando alle votazioni del 25 maggio. Dovremo cambiare sindaco e giunta e
quel che è certo è che ci sarà sicuramente un nome nuovo alla guida del paese. Quindi,
oggi, vi racconterò come si comporta l’almesino doc, nel periodo preelettorale.
Fate partire mentalmente la musica di Quark in sottofondo perché vi parlo di
una specie dalle caratteristiche assolutamente rare e inusuali. Ce l’avete in
mente? Molto bene. Cominciamo. L’almesino doc vive in un contesto piuttosto
rurale ma nonostante ciò, rispetto agli altri ominidi dei paesi limitrofi, lui
è un po’ più borghese. Potremmo dire che Almese sta alla Valle di Susa come Borgo
Crimea sta a Torino.
L’almesino doc è un esemplare fatto e finito e marcabollato
di “piemontese falso e cortese”. Cura i suoi interessi e si dedica allo
sputtanamento altrui con fine classe e circonvenzione. Preferisce mantenere
buoni rapporti con tutti anche con quelli di cui ha una bambolina voodoo che
infilza prepotentemente la sera, nel chiuso della sua cameretta. L’almesino doc
sorride in modo subdolo e batte pacche sulle spalle per poi sciacquarsele
subito dopo. Per farla breve, se sei di Almese, non ti esponi. Mai. Neanche con
tua madre, neanche con tua moglie.
Penserete che ne stia venendo fuori un ritratto orribile? Ma
no, l’almesino si sbatte pure e si dà da fare. Che poi non sconfini dal suo
orticello neanche in caso di eclissi totale permanente, invasione di cavallette
e carestia fulminante, questo è un altro paio di maniche. E’ che quelle di cui
sopra sono caratteristiche essenziali per questa analisi specificatamente preelettorale;
quindi non me ne vogliate, sono almesina doc pure io, con tratti sanguigni
riveresi, insomma: roba che non auguro a nessuno.
Dovete sapere che, mediamente, l’almesino doc, non si
candida. O meglio, l’almesino doc che avrebbe anche tutte le carte in regola
per essere uno stimato cittadino, colto, concreto e onesto, preferisce girare
alla larga e non prendersi rogne che in qualche modo lo rendano troppo pubblico.
Non che altri almesini che negli anni si sono dati disponibili non fossero colti,
concreti e onesti. E’ solo che magari avevano uno spiccato senso del brivido ed erano immuni alle dicerie o agli sguardi sdegnosi. Perché se ti candidi e poi
perdi, da noi, funziona che la gente, per un po’, fin che non si è dimenticata
che ci avevi provato, ti disprezza. Chissà poi perché? Uno ha già la sfiga di
essersi messo in gioco e di non aver preso manco i voti della cognata o dello
zio, deve pure sentirsi emarginato. Ma robe da matti.
Oltre tutto non si sa mai che
diamine voti un almesino. Alle politiche vince il centro destra e alle comunali un sindaco
comunista. Sei convinto che uno c’abbia la faccia da Pd e invece c’ha la
tessera della Lega. Ecco, ad Almese vige una spessissima coltre di dubbio su
cosa pensi politicamente la gente. Facciamo un esempio. A Sestriere sapete cosa
votano? Ma ovvio. A Vaie o a San Giorio, lo sapete? Assolutamente sì. Tu vai in
questi posti e sai perfettamente quali sono le famiglie di sinistra, di destra
o dei catto-comunisti. Ad Almese no. Se potessi essere un mosca bianca (e anche
un po’ anticostituzionale) entrerei nelle cabine elettorali e sono certa che
avrei delle sorprese inimmaginabili.
Beh, questo voleva solo essere un panegirico per rassicurare
gli attuali candidati. Chi vi dice che vi voterà, probabilmente il 25 maggio
sarà a fare pic-nic a Bergeggi. Chi vi dice “bravo, servono persone motivate
che si impegnino”, quel giorno disegnerà donnine nude sulla scheda elettorale
(ah, lo dico con cognizione di causa: avendo fatto la scrutatrice se ne vedono
di ogni). Se avete voglia di candidarvi, fatelo con la stessa consapevolezza
con cui si mollano i pedali della bici giù per una discesa di montagna. E se
poi ci saranno dei denti rotti, non vi preoccupate: qualche almesino doc vi
dirà che state così bene con quei due buchi al posto degli incisivi…
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RispondiEliminaVisto che parli con cognizione di causa avendo fatto la scrutatrice, senza retorica posso dire anch'io con cognizione di causa avendo vissuto in giro per l'Italia da nord a sud e da est a ovest: tutto il mondo è paese!
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