“Piove di nuovo?”, “Ma non è
possibile!”, “Dimmi te se deve piovere d’estate”, “Sembra autunno”, “Ah, non ci
sono più le stagioni di una volta”, “Appena piove, qui, fa disastri”.
Ehi, psssst, psssst. Dico a te che
stai leggendo. Vieni, avvicinati allo schermo del pc, dello smartphone,
dell’ipad o di qualsiasi diavolo di aggeggio tu abbia tra le mani. Devo dirti
un segreto ma sottovoce perché è una di quelle cose che è meglio non divulgare
troppo. Hai mai sentito parlare di surriscaldamento globale? Shhhhhhh! Per
dinci! Che ci scoprono! E’ quel fenomeno per cui la temperatura media terrestre
è aumentata di 1 grado negli ultimi anni, i ghiacciai si sciolgono, gli oceani
evaporano, aumentano le inondazioni e ci sono perturbazioni più anomale e
violente. Lo so, lo so che è una roba da nerd di climatologia. Che il motivo
per cui piove due ore e tira giù le piante e scoperchia i tombini è solo perché
Marte è in congiunzione con Urano o perché al Padre eterno piace che la terra
diventi una piscina dentro cui sguazzarci i piedi d’estate. Lo so. Non troviamo
sempre e per forza dei motivi plausibili alle cose, suvvia. Infatti, come ben
vedete al Tg non ne parlano mai. Tipo, un mesetto fa c’è stata un’inondazione
terribile in un posto sperduto, nella zona cinese, se non ricordo male.
Ebbene, l’annunciatrice al Tg2, aria contrita, ha preso a dire: “sono 50 le vittime di questo
improvviso fenomeno ma c’è una notizia positiva: dopo due giorni i soccorritori
hanno ritrovato un cagnolino rimasto sepolto dalle macerie della casa colpita
in cui viveva”. Sì. Ok. Yuppidu. Sparo un minicicciolo in salotto per celebrare
la morte definitiva del giornalismo, mi rammarico per quei 50 poveretti a cui
sono stati riservati 4 secondi nel servizio totale e poi mi chiedo perché non
si abbia mai voglia di dire la verità.
Ve lo dico io allora perché viene giù
come se non ci fosse un domani.
Perché abbiamo tutti una macchina e spesso la
usiamo per fare due isolati: da casa, alla palestra dove ci mettiamo a fare
fatiche inumane correndo sul tapis-roulant; dal posto di lavoro alla banca, che dista un isolato e che
è uno di quei luoghi pubblici in cui d’estate ci sono 7 gradi e devi entrare
col pile se non vuoi che ti si congeli il mocciolo del naso e d’inverno 42, per
cui da quest’anno all’ingresso degli uffici pubblici sarà possibile trovare
delle comodissime infradito da infilare durante le ore di attesa agli
sportelli.
Piove così tanto perché provare un t-shirt nel camerino di un
negozio equivale a farsi un bagno turco all’hammam, tanto si suda. E poi perché
è pieno di luci, ovunque, sempre accese, sempre a palla.
Piove così tanto
perché il frigorifero è pieno, la tv accesa, il computer connesso. Perennemente.
Piove perché ci piace la sensazione di camminare scalzi a gennaio col
riscaldamento a pavimento che sembra di stare su una spiaggia tropicale. Per
cui vedi gente che in bikini saltella dalla cucina al bagno per non scottarsi i
piedi, tanto tiene alte le temperature.
Poi però a volte capiamo i nostri
errori: non tanto perché il clima è insostenibile ma perché il portafogli
piange. E allora facciamo un investimento, merito anche degli strabilianti
incentivi statali: mettiamo i pannelli solari. Mettere i pannelli solari sul tetto di casa equivale ad espiare tutte le proprie colpe: vuoi investire la tua
vicina di casa che non sopporti? Vuoi rubare le Fiesta alla Coop? Lo puoi fare,
perché tanto tu ormai sei così bravo ad aver messo il pannello solare che tutto
ti è perdonato. Poi lo Stato a me fa riderissimo, perché ti fa la detrazione
per questi interventi ma non ti dice che se ne potrebbero fare tanti e tanti ma
tanti altri, gratis o poco più, e spesso più efficaci. Ma poi, Stato, devi
essere sincero, ce lo devi dire perché fai il figo con sta storia del
fotovoltaico; non sarà mica per ripulirti la coscienza usando il trattato il
Kyoto come una salvietta umidificata di quelle che si usano per il sederino dei bimbi? E per evitare così di pagare troppe multe
per non aver fatto manco l'ombra di quello che ti veniva richiesto?! Stato, lo sai
che noi siamo un po’ tonterelli, ce lo devi spiegare se ci stiamo fottendo
tutte le risorse, se ci stiamo rovinando con le nostre stesse mani, se dobbiamo
correre ai ripari un po’ alla svelta prima che anche qui da noi arrivi un
Katrina che si porti via il Colosseo, la Mole e la Torre di Pisa. Di Venezia
non parliamone neanche, quelli di sti tempi se non sono invasi dall’acqua, sono
sommersi dalla merda. Ma questo è un altro discorso.
Ah giusto per la cronaca, sto
weekend piove di nuovo. Che fate? Pensate di ricominciare la manfrina del “si
stava meglio quando si stava peggio”? O molto più banalmente, spegniamo l’aria
condizionata?! Non sembra, ma fa.
Annè da quant'è che il tuo sederino move le chiappe in sfregamento pedalando su una bicicletta piuttosto che starsene tutto schiacciato su un sedile di alcantara di y10 per andare a salutare anche solo mammina?
RispondiEliminaMa infatti io sono un esempio lampante del "parlare bene e razzolare male". Mai dichiarato il contrario! :)
Eliminaehm... Anna... il virgolettato che hai posto in cima al tuo scritto... ehm...te lo devo confessare... sembra proprio al dialogo che ho intrattenuto oggi in passeggiata con nonna Teresa. Ma se ti consola, come valore aggiunto, lei esordiva con "i contadini devono essere SOLERTI nel girare il fieno, prima che torni a piovere". Non mi aspettavo tale proprietà di linguaggio da un'ultra-centenaria!!! E soprattutto sappi che non ci siamo limitate alle semplici lamentele. Lei, per esempio, si premuniva di chiedermi se le avevo preso il foulard in caso piovesse ed io, rassicurandola, aggiungevo anche che non si preoccupasse: avrei tenuto d'occhio io le nuvole !!! (e al massimo avrei percorso i due kilometri che ci distanziavano da casa emulando "Beep Beep" di Wile Coyote - ma questo ho evitato di spiegarglielo per non farla spaventare). Le facevo poi notare che il vento che all'andata l'aveva spettinata, al ritorno le stava invece risistemando la messa in piega. (Giuro che tra le due la vera strega scarmigliata ero io!)Come vedi ... hai parenti che si scambiano banalità verbali, ma che trovano anche eccellenti soluzioni a zero costi e per nulla impattanti. Vanne fiera cuginetta!!!
RispondiEliminaNonna Terry è a impatto 0! Sfida pure le stagioni e i cambiamenti climatici. Della serie: non ci sono più le mezze stagioni ma lei sì, c'è ancora!
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