Ce li avete presenti quei
signori di una certa che si avviano a diventare anziani? Quelli che hanno già
passato il fiore dei 30 e la maturità pimpante dei 40; hanno già fatto il giro
della boa dei 50 e si apprestano a rinnovare la patente sempre più frequentemente
e ad andare dall'urologo almeno una volta ogni sei mesi. Ecco, di quei signori
lì voglio parlare io. Quelli che a un certo punto, quando camminano per il
paese, stanno leggermente curvi e ciondolano avanti e indietro le braccia lungo
il corpo. E’ una cosa imprescindibile: quando hai 25 anni non la fai, ma a 72
sì. E’ un automatismo. Poi, se vanno in bicicletta, di solito usano dei reperti
della Prima e stanno con le gambe un po’ larghe, forse per aiutare le giunture
delle ginocchia a non partire definitivamente. Ne avrete visti; alcuni pedalano
trasportando l’impossibile: scale, latte (non quello munto, sto parlando delle
tole), carriole, fascine. Roba da arresto immediato per violazione della 626. Molto
spesso hanno pantaloni di velluto o di fustagno un po’ abbondanti e camicie a
quadri scozzesi. Sono gli ultimi reperti viventi di ominidi dotati di pensione,
presa in fase non ancora del tutto geriatrica. Così, per sfuggire alle grinfie
delle mogli, che, mediamente, sono delle rompipalle di dimensioni colossali, si
trovano impegni e occupazioni di vario tipo: diventano falegnami, boscaioli,
intagliatori, fresatori, elettricisti, coristi, manutentori, volontari, Alpini,
pittori, colf addetti alle commissioni, piloti professionisti di passeggini,
carrozzine o trattori, indifferentemente, trascinatori di tricicli, autisti e
portalettere. Ecco, a tal proposito, apriamo anche una parentesi sul modo di
guidare che questi signori hanno assunto col passare del tempo. La vista si è
abbassata, i riflessi non sono più pronti come quelli di una volta ma loro
guidano come se non ci fosse un domani. Avete mai notato? Non sono ancora
caduti nel baratro senza ritorno del nonu che guida in centro strada e tiene la
prima per almeno 200 metri, no. Loro sono in un limbo di vitalità, in cui
credono di avere l’esperienza giusta per potersi permettere qualsiasi tecnica
di guida. Vanno agli 80 nelle strade a curve di montagna ma ai 40 in statale.
Azzardano sorpassi con visibilità zero e si immettono negli incroci con la leggiadria
di un paso doble. E tu, al lato del passeggero, ti appendi alla maniglia
interna snocciolando tutti i rosari che non hai detto in vita tua. Torniamo a
noi. Anzi, a loro. Di solito sono una specie mite e mansueta, stile che hanno
affinato per evitare ulteriori affettamenti bilama delle consorti di cui sopra.
Si muovono sicuri e gioviali per il paese. Ne conoscono la storia, ne hanno
visto l’evoluzione, vivendo in modo consapevole sia la Guerra, sia il Boom, sia
le Rivoluzioni, sia il Declino totale. Quello che, invece, è stato praticamente
donato a noi con pacco a forma di missile, sopraggiunto da dietro. Ma dicevamo.
Loro conoscono tutti, salutano tutti e si fermano volentieri per una battuta.
Perché sono anche simpatici. L’unico inconveniente è che a volte capita che le
funzioni digerenti interne non siano più così efficaci e quindi il loro alito
non invita propriamente a un incontro appassionato alla Humphrey Bogart e
Ingrid Bergman. Però loro in fondo, in fondo lo sanno. Ed essendo buoni, come
detto, vanno sempre in giro con le Monk’s nella tasca delle braje e sovente le
offrono. Solo che le caramelle del monaco balsamiche, oltre a donare sollievo
contro tosse e mal di gola e a ridare al fiato un aroma più fresca, ti brasano
completamente l’epiglottide e stimolano
le ghiandole alla produzione di saliva sufficiente per spegnere l’incendio.
Quindi, onde evitare di vivere due minuti di paura, declini l’invito, saluti e
auguri buona giornata, scappando a gambe levate. Ognuno di noi ha un nonno o un
papà così. Dite la verità. E allora il compitino per oggi è questo, se potete.
Avvicinateli. Odorate la loro pelle coriacea che sa di colonia. E dategli un
bacino sulla guancia e sulla barba appena fatta ma spessa. Si stupiranno e si
commuoveranno. Perché quei signori lì non sono abituati alle smancerie. Ma se
le meritano. Ogni tanto, se le meritano.
Mi aspettavo un finale totalmente diverso. E invece... mi hai sorpreso. Un "+" sul registro ;-)
RispondiEliminaAhahah...cosa ti aspettavi? Sono curiosa...
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