L’altro giorno sono entrata in un
negozio di abbigliamento maschile e ho pensato che per poter mettere quei
vestiti lì al massimo puoi avere 21 anni, devi frequentare la palestra tre
volte alla settimana, depilarti integralmente, guardare “Uomini e Donne” e
avere la tintarella di Carlo Conti. Altrimenti c’è niente da fare, fai ridere.
Partiamo dalle t-shirt. Sono quasi tutte trasparenti o con colori tipo rosa
fluo o verde acqua. La maggior parte con scollo a V che arriva più o meno
all’altezza dell’ombelico. Per cui capite le conditio sine qua non di cui
sopra.
Le giacche. Sapete no, che adesso si usano gli spezzati. Ecco. Le
giacchette che però sono giuste sulle spalle, automaticamente hanno le maniche
che ti arrivano al gomito e non le chiudi. Poi chiedi al commesso: ma com’è sto
fatto? E’ la mia taglia ma non si chiude. E lui con lo sguardo alla Dolce&Gabbana (nel senso che somiglia a entrambi contemporaneamente),
l’occhiale da hipster e l’orologio al polso delle dimensioni di un pendolo a
cucù, ti dice candidamente: “Ma adesso si usano così”. Valà.
I pantaloni hanno
il risvolto e stanno appena sopra la caviglia. Quando andavo a scuola e mia
mamma mi faceva il risvolto ai jeans mi sentivo una disadattata; peggio ancora
quando toglieva il risvolto e mi faceva l’orlo ad acqua in casa: ho vissuto
traumi infantili di prese per i fondelli non indifferenti. E non fate i furbi
perché è successo ad ognuno di voi.
Apriamo il capitolo scarpe e cominciamo
dalle All Star. Intanto ammetto le mie colpe: ne ho cinque paia e non mi
basterebbero mai. Andrei solo in giro così, alla faccia di ballerine e dècolletè senz'altro molto più aggraziate. Vent’anni fa le vendevano al
mercato e te le tiravano dietro perché erano di gomma pura e i piedi lì dentro
prendevano vita emanando lo stesso odore che senti passando in tangenziale nei
pressi della Lipitalia. L’ultimo paio che ho comprato me l’hanno venduto come
se fossero già sporche e con gli strappi di lato, fichissimi. Con la scusa che
fossero limited edition mi hanno ficcato una randellata sui denti che ho dovuto
promettere a San Crispino, patrono dei calzolai, che non ne avrei più comprate
per tre anni per ammortizzare la cifra. O le Superga. C’era un banco che
vendeva le scarpe vicino a quello di “Ebedeigiocattoli”, quando il mercato era
ancora in piazza, che le aveva. Costavano una cosa tipo 10-15 mila lire. E
durante tutto il ciclo delle elementari le ho sempre avute, un po’ bianche, un
po’ blu. Adesso costano come minimo 50 euro ma l’odore che alla sera emanano è
poi sempre lo stesso. E vogliamo parlare delle espadrillas? Noi le mettevamo o
nelle recite della scuola per non rovinare il palchetto del teatrino oppure in
vacanza al mare. In giro con gli amici mai, perché erano un po’ da sfigati. Ora
le vendono color pastello per i ragazzi che vanno a comprare nei negozi di cui vi
parlavo prima. E se vai a fare aperitivo in piazza Vittorio con le espadrillas,
becchi un casino. Ma robe da matti.
Dedichiamo anche un minutino al K-Way. Sì
sì cari cicisbei, quello che diventava un marsupio con le strisce di elastico a
righe che uscivano dalla tasca; ce lo facevano mettere quando andavamo a fare
la castagnata a Madonna della Neve o in gita a Oropa dove sistematicamente
pioveva. Era verde smeraldo o rosso vivo; averlo blu, più discreto, era già una
benedizione per pochi. Adesso è diventato un marchio, c’hanno fatto pure il negozio
in via Roma a Torino e all'aeroporto di Caselle e i prezzi variano tra i 55 ai 170 euro.
Basta ho deciso,
devo riesumare un po’ di roba dall’armadio e far vedere a sti pivelli da dove
nascono le mode: dai pomeriggi uggiosi in cui dovevamo per forza andare in gita
con la parrocchia. Tiè.
E poi sono pronta a scommetterci: tra vent’anni, care
fanciulle, il vostro principe azzurro verrà a prendervi sotto casa in sella a
un Ciao della Piaggio, con le Crocs ai piedi e avrete pure il coraggio di dire
che sarà un bonazzo da paura.
...mi sto capottando dalle risate per: "lo sguardo alla Dolce&Gabbana (nel senso che somiglia a entrambi contemporaneamente)" ahahahah! ( non appena ci si incontrerà, te ne chiederò anche l'imitazione... son certa che non mi deluderai!!!
RispondiEliminaAhahaha ben volentieri!
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