AnnaGiùDalTram

martedì 6 maggio 2014

Lingue(tte) del Tg Piemonte.

Ieri leggo un messaggio di Giacomino: “Anna per il tuo blog proverei ad inserire qualche video dei meteorologi dell’Arpa che fanno il servizio sul tg3 regionale del mattino. Sono l’essenza della presentazione televisiva”. Ma sì ma Jack (americanizzazione di Giacomo per gli amici) ma sei sempre il solito polemico, che sarà mai, diamine, devono leggere le temperature, dire se fa sole o se piove, chiunque sarebbe in grado di farlo…Invece. Invece accetto il consiglio e mi guardo in streaming la puntata odierna. E al minuto 00.54 capisco che Jack è davvero un amico: ho lo spunto per il post. Giusto per sapere di cosa parlo, date un’occhiata qui. Poi cominciamo.

http://www.tgr.rai.it/dl/tgr/regioni/PublishingBlock-8cbbd8fc-3365-4785-a7ec-950b73541553.html?idVideo=ContentItem-a99ff684-8d3a-4c3f-b618-6c765d78935c&idArchivio=Buongiorno

Partiamo dal presupposto che non so quale sia lo share di Buongiorno Piemonte. Ma azzardo un pensiero. Probabilmente lo guardano Giacomino, prima di aprire il negozio d’agraria; mio cognato prima di mettere la divisa da civich e andare a far multe alle Vallette; il portiere notturno di Mirafiori; 5 o 6 vedove della Crocetta e una manciata di pumè (in lingua corrente, single un po’ attempati) sparsi tra le periferie della Granda e la prima cintura di Novara. Detto questo però, non è che dobbiamo buttare in tele il primo che capita. Ma lo avete sentito pour’om? Che poi mi fa quasi tenerezza: quello starà con la testa all’insù tutto il giorno per studiare lo spostamento delle nuvole e si infognerà di tabelle excel per vedere quanti millilitri di pioggia scendono in media su Porta Pila, è ovvio che non gliene fregherà nulla di parlare al tiggì. Quindi oggi ho deciso di perdonarlo. Resta il fatto che lancio un appello all’Arpa: vengo io alle 7 del mattino a leggere il meteo, gratis, lo giuro pubblicamente. Mi farebbe piacere, mi sentirei meno inutile su questa terra all’alba dei 30 anni e forse si capirebbe qualcosa senza dovermi far leggere il labiale per interpretare cosa dico.

Voglio però parlare dei giornalisti Rai. Che poi ce ne sarebbe da dire per quelli di Mediaset, di La7, di Rtl, e di Radio Maria. Ma il dibattito sarebbe troppo ampio. Mi limito a parlare dei giornalisti del Tg3 Piemonte.
Ognuno mediamente pizzica almeno tre o quattro lettere. Ma non la K, o la Y o al limite la Z. No. Di solito si tratta di fonemi fondamentali della lingua italiana. Taluni hanno toni bitonali, altri raggiungono acuti due posizioni sopra il rigo musicale. E ciò non è una discriminante valida per distinguere se si tratti di un uomo o di una donna a parlare. Nel dubbio leggi il nome di chi ha fatto il servizio e ti rassegni all’idea di non aver indovinato neanche sta volta. Non parliamo poi dell’accento. Vero che siamo tra di noi. Che magari fa pure piacere sentire un po’ di E lunghe e O così aperte che sembrano A. Ma dinci! Se gradisco un po’ di sano barottismo vado al concerto di Bruno Mauro e la band, oppure al tavolo delle briscolate alla bocciofila. Niente da fare, la radio e la tivù che selezionavano solo voci impeccabili non esistono più. Non voglio mica fare del purismo; la varietà degli accenti è anche vivace ed estremamente verace. Ma uno che tratti la lingua con garbo, non so voi, ma a me inchioda. Cioè starei a sentire anche l’ennesimo servizio sulle piste da sci di Limone Piemonte, senza sentirle pronunciare una cosa come “Limuone Piemuonte”. Mi interesserei delle zanzare killer che si riproducono nelle risaie di Vercelli senza sentire l’eco delle E per i due minuti a seguire.

Sah, basta fare polemica. Tanto sti giornalisti qui, anche se non parlano come un margaro di Sanpeyre, o ci sputano fuori la linguetta tra un avverbio e una preposizione o hanno un senso estetico di dubbio gusto, un posto al sole ce l'hanno. Vero che conta la bravura, verissimo, sempre stata d’accordo. Vero anche che con la crisi si taglia un po’ su tutto. Ma siete proprio una banda di balenghi se non date una mano alla Maura Fassio a capire che il tailleur rosa confetto con le spalline l'hanno tolto dal mercato nel '92 e se non aiutate la Milena Boccadoro a trovare finalmente la tinta giusta per i capelli. Milena: quelle della pubblicità che ti dicono che tu vali e poi ti fanno fare il colore “pis caval”, ti stanno prendendo in giro. Sei una donna d’assalto, non farti turlupinare. Poi c'è Nino Battaglia che le notizie non ce le legge: ce le mima con le mani come quando si gioca a Taboo. 

Con questo abbiamo concluso, passiamo la linea al meteo. Previsioni su Torino per la tarda serata di oggi: a stisa turna.

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